L’attesa nell’adozione: Nell’adozione non esiste il momento zero
Nell'adozione, tutto quel troppo tempo che avevamo a disposizione prima di diventare genitori in atto, ritornava utile: non più un nemico da sconfiggere, piuttosto un alleato per prepararci ad entrare in una storia, di cui non eravamo stati partecipi, ma che nostra figlia o nostro figlio avrebbe portato con sé nel suo prezioso bagaglio di emozioni ed esperienze.
L’attesa nell’adozione: L’adozione è un progetto
Non paragonare l'iter adottivo a quello della genitorialità biologica (per quanto anche su questa non vi sia garanzia di tempi brevi e programmabili), perché essere genitore adottivo non è la stessa cosa che essere genitore biologico!
Pensare all'adozione come a un progetto, che ha bisogno di tempo, di studio, di azione e preparazione, di altri obiettivi intermedi per concretizzarsi, il cui esito finale dipende da come si vive il passaggio dal prima al dopo.
L’attesa nell’adozione: Il valore dell’attesa
Di fronte a un dubbio se affrontare o meno il percorso adottivo, sono la prima a consigliare di pensarci bene, di non buttarsi con l'entusiasmo dello scalatore ingenuo né tantomeno di arrendersi ancora prima di aver indagato se si hanno o meno gli strumenti per farlo.
Io non credo che essere genitore sia meglio che non esserlo.
Quantomeno nell'iter adottivo hai il tempo per poterlo scoprire.
Perché, invece, credo che essere sé stessi sia meglio che non esserlo. Sia oggi, sia domani.