Impara a difendere questo momento!

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Barca in mezzo al mare che segue la luce di un faro

Qualche minuto fa ho avuto uno scambio di messaggi ironici con un’amica sull’uso di un social, che per noi in parte resta un mistero.

Amica: “Sono confusa”.

Io (parodiando una nota canzone di Carmen Consoli di qualche anno fa): “Spero confusa e felice”.

Amica: “Confusa spesso, felice a tratti”.

Io: “Consiglio: fai della confusione il motivo della tua felicità”.

 

 Ora, al di là del contesto in cui è nato, il mio consiglio non lo relegherei alla boutade tra amiche.

 Spesso (la maggior parte delle volte?) ci danniamo l’anima alla ricerca di ciò che possa rivoluzionare la nostra esistenza, certi che proprio da lì scaturirà la nostra piena soddisfazione! Da quali prove, poi, sia convalidata questa convinzione non è chiaro.

 D’accordo, “chi visse sperando morì, non si può dire” (oggi sono in vena di citazioni musicali!) e mica puoi togliere la speranza all’essere umano: e ci mancherebbe!

 E non sottovaluto neppure che siamo fatti anche di sensazioni e fiducia in un cambiamento che possa restituirci pienezza e abbondanza, qualunque significato ognuno dia a queste espressioni, che si sviluppino in ambito materiale, esperienziale, emotivo… va bene tutto (o quasi).

 Ma quanto è fruttuoso delegare la nostra soddisfazione a una condizione futura, che non abbiamo affatto la certezza assoluta che avverrà e, soprattutto, che accadrà in tempi brevi?

 “Quindi, stai dicendo che dobbiamo smettere di desiderare e avere progetti perché non siamo sicuri di realizzarli?” qualcuno potrebbe obiettare.

 Niente affatto! Tutt’altro!

 Sto dicendo di non stare ad aspettare che qualcosa cambi per sentirci soddisfatti, ma di iniziare a riconoscere in quello che abbiamo un motivo di soddisfazione: non come molo di approdo, piuttosto come trampolino di lancio per perseguire la piena realizzazione del nostro appagamento!

 E se durante il viaggio il vento ci costringerà a cambiare rotta, abbiamo bisogno di imprecare e disperarci contro il destino cinico e baro? Va bene, facciamolo, diamo spazio a ugole furibonde e improperi, ma per un periodo limitato, giusto il tempo utile a sfogare rabbia e frustrazione e eventuale paura. Poi, orientiamo le vele, ruotiamo il timone, e proseguiamo a navigare: con un occhio alla destinazione, ma con tutto il corpo nel viaggio.

 Per “tentare ancora” e “difendere questo momento” e, all’occorrenza, imparare a essere anche tu una persona “confusa e felice”!

 

La logica vi porterà da A a B.
L’immaginazione vi porterà dappertutto
(Albert Einstein)

 


 

Se anche tu vuoi scoprire come si fa a non delegare il futuro per la tua soddisfazione, so come aiutarti. Puoi contattarmi anche solo per un incontro conoscitivo e poi valuteremo insieme se posso aiutarti e come procedere.

Scrivimi a: flavia@flaviaingrosso.it

 

 

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